Scomparso George Segal, star/mito degli Anni ’60 e ’70

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Sfiorò l’Oscar con “Chi ha paura di Virginia Woolf?” come miglior interprete non protagonista

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di Paolo Martini

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 (AdnKronos) – Attore di tante e celebri commedie spensierate, icona del cinema tra gli anni ’60 e ’70, sfiorò l’Oscar nel 1967 con “Chi ha paura di Virginia Woolf?” come miglior interprete non protagonista: George Segal è morto nella sua casa di Santa Rosa, in California, all’età di 87 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla terza moglie, Sonia Schultz Greenbaum, precisando che l’attore statunitense è deceduto per “le complicazioni di un’operazione di bypass cardiaco”.

Nato a Great Neck, nello stato di New York, il 13 febbraio 1934, prima di intraprendere la carriera cinematografica George Segal aveva frequentato la Columbia University e si era occupato di jazz. Esordì con una piccola parte in “Giorni senza fine” (1961) con Fredric March e nello stesso anno, sempre con March, debuttò a Broadway. La Columbia Pictures lo lanciò come interprete principale in “Qualcuno da odiare” (1965), a cui seguì “La nave dei folli” (1965) di Stanley Kramer. In seguito ottenne il ruolo che lo rese acclamato: quello del giovane professore di biologia di “Chi ha paura di Virginia Woolf?” (1966), dove ebbe come partner Sandy Dennis, che interpretava la moglie ingenua, accanto a Elizabeth Taylor e Richard Burton. Entrambi furono candidati all’Oscar e la Dennis lo vinse. E’ stato l’agente segreto di “Quiller memorandum” (1966) e il gangster nel “Massacro del giorno di San Valentino” (1967) e soldato nel “Ponte di Remagen” (1969).

Le inclinazioni di Segal per la commedia leggera si rivelano appieno con “Non si maltrattano così le signore” (1968), dove interpreta la parte di un detective un po’ timido e diffidente, coinvolto in una delicata storia d’amore con una bella donna testimone di un misterioso delitto, che lo aiuterà a sfuggire ai dominio della madre. Nel 1970 Segal è interprete di due commedia di successo come “Il gufo e la gattina”, in coppia con Barbra Streisand, e “Senza un filo di classe”.

Il 1973 è l’anno di “Una pazza storia d’amore”, vestendo i panni di un ardente innamorato, ma anche del suo maggior successo, “Un tocco di classe”, dove interpreta un dirigente di una società di assicurazioni con una moglie intelligente e bella ma prepotente. Con Jane Fonda recita in “Non rubare… Se non è assolutamente necessario” (1977), che racconta le vicende di un uomo e una donna pronti a ricorrere anche ad azioni criminose, pur di mantenere un elevato tenore di vita. Con Natalie Wood, Segal interpreta “L’ultima coppia sposata” (1980).

Tuttavia la stella di Segal comincia a declinare nella seconda metà degli anni Settanta. Nonostante “Rollercoaster – Il grande brivido” (1977), “Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa” (1978) e “Marito in prova” (1979), inizia per l’attore un periodo di insuccessi commerciali. Si aggiungono anche alcune scelte sbagliate, a partire dal rifiuto del ruolo da protagonista in “10” (1979) di Blake Edwards, che lancerà la carriera hollywoodiana di Dudley Moore. A partire dai primi anni Ottanta Segal sembra prediligere la tv. Nel 1989 con “Senti chi parla” ritorna a recitare al cinema con una certa frequenza ma solo in ruoli da comprimario, come in “L’amore ha due facce” (1996). Tra i film più recenti “2012” di Roland Emmerich (2009) e “Amore & altri rimedi” (2010).

E’ stato attore in sitcom di successo come “Just Shoot Me!” tra il 1997 e il 2003, candidato due volte ai Golden Globes, e a partire dal 2011 di “Retired at 30”. Dal 2013 ha preso parte al cast della serie tv “The Goldbergs”, interpretando il nonno George Solomon. (di Paolo Martini- AdnKronos)

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